EOLIE PARFUMS
Abraxas
Abraxas è caratterizzato da note agrumate nella testa che si strutturano poi in quelle cuoiate, legnose, muschiate del cuore e del fondo. Un profumo che attira l’attenzione di chi ci passa di fianco al pari di un cavallo al galoppo, quindi richiede un carattere particolarmente forte.
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Descrizione
Extrait de Parfums
Omero ci racconta che le Isole erano la dimora di Eolo, dio dei venti, il quale trasportava le otri contenenti i venti su un carro trainato da quattro cavalli. Uno di questi è Abraxas, figura che ricorre spesso nella mitologia – è anche uno dei nomi del diavolo. È uno stallone, un cavallo possente che squarcia galoppando i cieli per trainare il carro.
Il profumo dedicato a lui, Abraxas appunto, è caratterizzato da note agrumate nella testa che si strutturano poi in quelle cuoiate, legnose, muschiate del cuore e del fondo. Un profumo che attira l’attenzione di chi ci passa di fianco al pari di un cavallo al galoppo, quindi richiede un carattere particolarmente forte.
Note Olfattive
Note di testa
Bergamotto, Limone, Lampone, Nota verde, Cuoio
Note di cuore
Timo, Patchouli, Legno di Cedro, Legno di Sandalo, Salvia
Note di fondo
Muschio bianco, Vaniglia, Ladano, Ambra, Fava tonka
Famiglia olfattiva
Verde, Legnoso, Ambrato
Ingredienti

Abraxas, al Cavallo di Eolo
E che non ci si stupisca di un cavallo che si trasforma in profumo. In mitologia si sono viste cose peggiori: arcieri vigliacchi abbattere eroi invulnerabili e minotauri abitare labirinti. Allora anche un cavallo, per amore, può diventare quel che gli pare. Perché per amore, e solo per lui, si fa questo e altro. Leggi il racconto completo.
ABRAXAS è uno dei cavalli di Eolo e fin qui tutto bene.
Perché Eolo è il dio dei venti, monopolio assoluto del settore, quella che gli addetti ai lavori definirebbero, senza ombra di dubbio, una rendita di posizione.
Però non è tutto così semplice come sembrerebbe.
ABRAXAS è innamorato, entusiasticamente ricambiato, a quanto pare, di una splendida ragazza delle sue parti.
Sì, è un cavallo, siamo d’accordo, ma la cosa non deve stupirci più di tanto.
D’altronde la mitologia è un luogo strano, in cui gli dei si accoppiano con le giovenche, esili principesse uccidono nerboruti guerrieri e gli eroi invulnerabili hanno sempre un punto debole, fosse anche sul tallone, sullo sternocleidomastoideo o, dio non voglia, in altri posti che la decenza vieta di nominare.
E quindi, sulla carta, tutto sembrerebbe andar bene.

ABRAXAS ha il suo bravo posto fisso, al servizio di Eolo e una bella ragazza ad aspettarlo, con cui amoreggiare, finito il suo turno di lavoro.
Se non fosse per un piccolo particolare.
Il padre della ragazza.
Un tipo testardo, ottuso, all’antica, che ha molto da obiettare su questo grande amore e non tanto per la natura equina di ABRAXAS, perché, come abbiamo visto, in mitologia si son viste cose ben più strane.
Piuttosto per il lavoro, che questi addetti del settore eolico, si sa, son tipi incostanti e inaffidabili, oggi a sud e domani a nord, ieri gelidi e domani bollenti, impetuosi per una settimana e fiacchi il mese successivo.
Insomma, non esattamente il genere di genero a cui un suocero, sospettoso e conservatore, darebbe in sposa la propria adorata figlia.
