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Negli ultimi anni si sente spesso parlare di CGM, ovvero il Curly Girl Method, soprattutto nel mondo bio questo metodo è odiatissimo e viene additato come semplice moda. Le ragazze del bio accusano il CGM di aver “copiato” i loro metodi e di farsi tanti problemi per nulla, io penso che non sia così.. ma andiamo con ordine: cos’è il Curly Girl Method?

Il Curly Girl Method, o CGM, è un vero e proprio metodo di cura e trattamento indicato per i capelli ricci: tutti i tipi di ricci, dai leggermente mossetti ai capelli afro. Infatti questo è il primo approccio che include anche i capelli mossi che vengono sempre esclusi perchè a mezza via tra un riccio vero e proprio e il classico liscio.

Lo scopo del Curly Girl Method è quello di trattare i capelli nel modo più naturale possibile, rispettandone la forma originale e ridurre al massimo i danni alla cuticola. Infatti si sa che per composizione i capelli ricci tendono ad avere una struttura del capello più debole, più secca e con le squame più aperte, e questo è da attribuirsi al modo in cui il capello nasce dal follicolo.

Il metodo si inizia a diffondere con regole precise a partire dal 2001, Lorraine Massey la mamma del Curly Girl Method ha anche pubblicato una guida al CGM, “Curly Girl: The Handbook” (mi risulta sia edito solo in inglese) un vero e proprio manuale con tutti i consigli da seguire che ruotano intorno al capello riccio, dai metodi di styling, ai prodotti da usare a come trattare il capello asciutto e durante la notte.

Ma cosa prevede il Curly Girl Method?

Lorraine sostiene che i siliconi e i solfati contenuti nei prodotti per capelli siano deleteri per il riccio, quindi abolisce totalmente l’uso di questi ingredienti prediligendo l’uso di principi attivi naturali. Anche i tensioattivi però non vengono visti di buon occhio, quindi il manuale consiglia l’uso di Cowash o di Shampoo Low Poo (senza tensioattivi appunto). Prime di iniziare a seguire il metodo però Lorraine consiglia di effettuare un lavaggio con uno shampoo purificante in modo da rimuovere tutti i siliconi depositati sui capelli dai prodotti precedenti.

Il CGM consiglia di districare i capelli unicamente con le mani, senza utilizzare mai una spazzola o un pettine perchè troppo aggressivi per il fusto del riccio. In realtà molte ragazze che seguono il metodo utilizzano spazzole specifiche per ricci (come ad esempio le Tangle Teezer) e pettinano solo a capello bagnato con il balsamo.

I prodotti per lo styling sono diversi a seconda delle esigenze, il CGM prevede anche l’alternanza di diversi prodotti a seconda delle necessità del capello per non appesantirlo. In generale però sconsigliano di lavarli spesso ma di fare restyling (chiamati refresh) tutti i giorni, inumidendo i capelli e riapplicando tutti i prodotti di styling come su capello appena lavato.

Ovviamente il Curly Girl Method bandisce l’uso di asciugamani in spugna per fare il turbante, ma consiglia vivamente il plopping, cioè avvolgere delicatamente i capelli in una vecchia maglietta di cotone per aiutare il riccio a formarsi (non stretta e dopo aver applicato i prodotti di styling che vanno messi rigorosamente a capello fradicio!).

Io non seguo questo metodo, però come vedete moltissimi consigli del manuale sono gli stessi che utilizzo anche io, perchè sicuramente sono i modi migliori per curare i capelli, tutti i capelli anche i lisci!

Quello che non mi piace del CGM è la scarsa selezione che fanno sui prodotti, senza siliconi non significa automaticamente di qualità, però apprezzo molto il fatto che per la prima volta siano stati scritti nero su bianco i concetti giusti per prendersi cura del capello riccio, e mi piace anche il concetto di “fiera di essere riccia” che ci va dietro. Diciamo che il mondo del bio è molto geloso della fama del CGM a mio parere, perchè anche se usavano da tempo gli stessi accorgimenti nessuno si è mai preso la briga di diffonderli al grande pubblico!

Luna

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